Fibromialgia ed esercizio fisico

La fibromialgia è una condizione complessa e spesso fraintesa. Chi ne soffre può sperimentare dolore muscolo-scheletrico diffuso, stanchezza profonda, disturbi del sonno e difficoltà cognitive note come “fibro-fog”.
Per molto tempo è stata considerata una malattia “misteriosa”, ma oggi la ricerca ha chiarito aspetti fondamentali: la fibromialgia è una forma di dolore nociplastico, ovvero legata a un’alterazione del modo in cui il sistema nervoso percepisce e modula il dolore — non a un danno strutturale dei tessuti.
Come si manifesta e quali sono i principali fenotipi
Ogni persona con fibromialgia presenta un quadro unico. Nella pratica clinica si riconoscono alcuni fenotipi ricorrenti:
- Dolore-dominante → dolore diffuso come sintomo principale.
- Fatigue-dominante → affaticamento marcato, ridotta tolleranza allo sforzo, sonno non ristoratore.
- Cognitive/mood-dominant → ansia, umore depresso, difficoltà cognitive.
- FM primaria o associata → isolata oppure in comorbilità con artrite, artrosi, IBS, cefalee.
Conoscere il fenotipo aiuta a impostare un programma di esercizio più efficace e sostenibile.
Perché l’esercizio è considerato la “prima scelta” terapeutica
Le linee guida europee (EULAR) e le principali meta-analisi concordano:
👉 L’esercizio fisico è l’intervento non farmacologico più efficace per la fibromialgia.
Gli studi dimostrano che un programma strutturato di esercizio:
- riduce dolore e rigidità,
- migliora la qualità della vita,
- riduce ansia, stress e disturbi del sonno,
- aumenta forza e resistenza,
- favorisce autonomia e autoefficacia.
I benefici diventano più evidenti dopo 8–12 settimane di esercizio continuativo, a intensità crescente in modo graduale.
Quali tipi di esercizio funzionano meglio?
Le ricerche mostrano che diverse modalità sono efficaci, purché adattate alla persona:
• Attività aerobica leggera
Camminata, cyclette, ellittica o acquaticità.
Migliora resistenza, fitness cardiorespiratorio e qualità della vita.
• Esercizi di forza controllata
Con elastici, piccoli carichi o corpo libero.
Fondamentali nel lungo termine per migliorare funzionalità e stabilità.
• Programmi combinati
La combinazione di aerobico + forza + mobilità risulta spesso la più completa e bilanciata.
• Esercizi in acqua
Grazie alla riduzione del carico articolare, facilitano il movimento anche nei periodi di maggiore dolore.
• Discipline mente-corpo
Yoga dolce, Pilates, Tai Chi, tecniche respiratorie: utili per percezione corporea, stress e controllo del movimento.
Perché a volte i sintomi peggiorano nelle prime settimane?
Un lieve aumento del dolore o della stanchezza nelle fasi iniziali è normale.
Il sistema nervoso, molto sensibile, deve “riorganizzare” la percezione del movimento.
La progressività è la chiave: partire con dosi molto contenute e aumentare lentamente.
Il ruolo del chinesiologo AMPA nella gestione della fibromialgia
La figura professionale specializzata nella progettazione e supervisione di programmi di Attività Fisica Adattata (AFA) per condizioni croniche è il chinesiologo AMPA (LM-67). Il suo contributo è fondamentale perché unisce competenze sul movimento umano, conoscenze sui meccanismi del dolore e capacità di modulare l’esercizio in base alla risposta del corpo. Ecco cosa fa, in modo concreto, un chinesiologo AMPA:
1. Valutazione funzionale personalizzata
Non effettua diagnosi mediche, ma analizza:
- mobilità, forza, equilibrio e resistenza,
- postura e schemi di movimento,
- affaticabilità e risposta allo sforzo,
- percezione del dolore e strategie di compenso.
Questo permette di identificare come la fibromialgia impatta su quella specifica persona.
2. Progettazione di un programma su misura
Il chinesiologo AMPA struttura un percorso basato su:
- intensità iniziale molto bassa e controllata,
- lavoro combinato tra aerobico, forza, mobilità, acqua o discipline mente-corpo,
- progressioni lente e monitorate,
- adattamenti settimanali in base ai sintomi.
3. Educazione al movimento e gestione delle energie (pacing)
Aiuta a:
- distribuire le attività quotidiane,
- ridurre la paura del movimento,
- prevenire flare-up,
- riconoscere i segnali del corpo senza evitarli, ma imparando a gestirli.
4. Monitoraggio e modulazione del carico
La fibromialgia ha un andamento altalenante.
Il chinesiologo AMPA regola costantemente il programma per mantenerlo sicuro, utile e sostenibile.
5. Collaborazione con medici e fisioterapisti
Fa parte di un percorso integrato:
- il medico gestisce diagnosi e terapia,
- il fisioterapista interviene in fasi specifiche,
- il chinesiologo AMPA cura l’esercizio adattato nel medio-lungo termine, essenziale per stabilizzare i risultati.
Conclusioni
La fibromialgia non si affronta con una singola terapia, ma richiede un approccio globale e personalizzato.
Tra tutte le strategie disponibili, l’esercizio fisico — se costruito con criterio — rappresenta il trattamento con le evidenze più solide.
Il movimento, guidato da un chinesiologo AMPA, può ridurre dolore e affaticamento, migliorare la qualità della vita e restituire alla persona la possibilità di tornare a muoversi con fiducia, in sicurezza e con maggiore autonomia.
Bibliografia
- Rodríguez-Almagro D. et al. (2023)
Optimal dose and type of exercise to reduce pain, anxiety and increase quality of life in patients with fibromyalgia: A systematic review with meta-analysis.
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DOI: 10.3389/fphys.2023.1170621
Link: https://www.frontiersin.org/journals/physiology/articles/10.3389/fphys.2023.1170621/full - Zhang K.D. et al. (2022)
Effect of Exercise Interventions on Health-Related Quality of Life in Patients with Fibromyalgia Syndrome: A Systematic Review and Network Meta-Analysis.
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DOI: 10.2147/JPR.S384215
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Effect of different types of exercise in adult subjects with fibromyalgia: a systematic review and meta-analysis of randomised clinical trials.
Scientific Reports.
DOI: 10.1038/s41598-022-14213-x
Link: https://www.nature.com/articles/s41598-022-14213-x
